Tutto quello che dovresti sapere se desideri creare da sola le tue grafiche
Sicuramente ti sei cimentata almeno una volta nella realizzazione di grafiche per il tuo brand, anche se non sei graphic designer.
Magari hai creato i tuoi biglietti da visita o i tuoi post con i template preimpostati di Canva.
Non c’è assolutamente nulla di sbagliato in questo, devi solo valutare il risultato ottenuto: è conforme con quanto ti aspettavi? Sei riuscita a comunicare visivamente il tuo messaggio? Hai toccato il cuore del tuo target?
Spesso le risposte a queste domande dipendono dalla modalità con cui hai realizzato le tue composizioni: ecco gli errori che dovrai evitare di compiere dalla prossima volta, affinchè tu possa produrre grafiche accattivanti e che raggiungano il tuo obiettivo.
Errore 1 – Perdere di vista l’obiettivo
Perchè stai creando quella determinata grafica? Quale messaggio desideri trasmettere? A chi?
Talvolta può capitare di farsi prendere la mano dalla creatività ma alla conclusione del lavoro il messaggio non è chiaro, non si capisce cosa vuoi dire o vendere…
Ricorda che il tuo messaggio (per esempio: offerta speciale sconto 50% sul servizio XYZ) è l’obiettivo da raggiungere!
Errore 2 – Sottovalutare il mezzo su cui verrà trasmesso il tuo messaggio
Prima di cimentarti in qualsiasi composizione, devi avere bene in mente su quale canale andrà pubblicato o stampato il tuo messaggio.
Imposta la dimensione della tua grafica: è diverso per ogni social e per ogni tipologia di elemento (post, immagine di copertina o canale, storia, reel, ecc), così come per ogni prodotto grafico (biglietto da visita, volantino, carta intestata, pieghevole…). Per i prodotti cartacei dovrai predisporre un po’ di abbondanza (che verrà tagliata durante il confezionamento finale), ma se seguirai le indicazioni della tipografia non ci saranno problemi.
Imposta il metodo colore: RGB va bene per le pubblicazioni online, CMYK per i prodotti da stampare.
Scegli il formato di salvataggio più idoneo alla tua grafica: pdf per la stampa, png per i social, jpeg per il sito o blog (v. anche più avanti errore n. 14).
Errore 3 – Non gestire lo spazio bianco
Ti capisco, il foglio bianco fa davvero venire voglia di riempirlo, ma ricorda: less is more diceva Mies var der Rohe (come architetto del Bauhaus, doveva saperne qualcosa, non credi?).
Pensa quindi al tuo spazio bianco come Google pensa alla sua home page ; )
Errore 4 – Utilizzare troppe parole
Non tutte le persone non amano leggere troppo, altre non hanno tempo. Punta ad essere sintetica, quindi scegli bene le parole che vuoi utilizzare, in modo da andare subito dritta al punto.
Errore 5 – Utilizzare troppi font diversi
Creare movimento alla composizione va bene, ma abbinare bene font diversi non è facilissimo se non sei del mestiere.
La soluzione è giocare sulla famiglia del font prescelto (per esempio le versioni light, light italic, regular, bold, ecc) oppure adottare 2 caratteri diversi ben assortiti (uno script + un bastone, ad esempio).
Errore 6 – Comporre righe di testo troppo lunghe
Sempre perchè la gente non ama leggere troppo ma adora arrivare subito al dunque, componi frasi brevi e concise.
Errore 7 – Spaziare tra loro le lettere troppo o troppo poco
Un testo per organizzato è un piacere per la vista e offre maggiore possibilità di comprensione.
Spesso può capitare di allargare o restringere le lettere per ricoprire un determinato spazio.
Qualche volta però si esagera e le lettere risultano troppo slegate o sovrapposte, col rischio di rendere incomprensibile il messaggio.
Punta sull’equilibrio!
Errore 8 – Spaziare tra loro le righe troppo o troppo poco
Analogamente al punto 8, anche lo spazio tra le righe si può erroneamente lasciare ampio o troppo ridotto.
La regola dell’equilibrio è sempre valida e ricorda che è buona norma, per esempio, separare nel modo giusto il titolo dal testo corrispondente.
Errore 9 – Ingrandire troppo una parola rispetto ad un’altra
Capire quale potrebbe essere la parola giusta, e il suo posto nel periodo, da ingrandire, è questione di esperienza ed occhio professionale, ma se per caso sbagliassi proporzioni te ne accorgeresti da sola: uno sbilanciamento degli equilibri ti porta a farti dire “bleah!”.
Errore 10 – Far saltare le gerarchie
Questo punto si lega con il 10 in modo indissolubile.
Per creare una gerarchia in un testo ci vorrebbero almeno 2 di questi tre elementi: titolo, sottotitolo e corpo del testo, con i contenuti più corposi.
Il titolo di solito emerge subito rispetto al corpo del testo perchè è più grande o grassetto: se il corpo del testo fosse maggiore del titolo, questo potrebbe assomigliare ad una didascalia poichè la composizione ha perso la gerarchia che permette di facilitare la lettura.
Errore 11 – Posizionare gli elementi a caso
Riempire lo spazio bianco con immagini e testi a caso crea molta confusione e incapperesti in alcuni degli errori precedenti.
Decidi qual è il tuo punto focale, cioè quell’elemento su cui si concentrerà l’attenzione del tuo lettore (una foto? Un titolo?), e imposta il layout su di esso.
Il punto focale aiuta a capire immediatamente ciò di cui stai parlando; se ben impostato, attirerà maggiore attenzione e maggiori lettori.
Se, al contrario, manca o non è ben chiaro, si crea disordine e il messaggio diventa poco comprensibile poichè l’attenzione viene meno.
Errore 12 – Combinare i colori in modo errato o inefficace
Adottare sfondi che disturbano la lettura o creare grafiche degne del carnevale di Rio non è propedeutico alla comprensione del tuo messaggio.
Per gli abbinamenti cromatici e i contrasti tra colori rimando alla Teoria del Colore che ho accennato in questo articolo sul blog di Vera Prada.
Errore 13 – Inserire foto con risoluzione inadeguata
Se per la stampa sono da preferire immagini ad alta risoluzione (300 dpi), per il web ed i social a bassa (72/100 dpi).
In caso di risoluzione inadeguata, se il tuo prodotto va in stampa, rischeresti di trovarti immagini pixelate, non perfettamente definite, di pessima qualità, che inficerebbero irrimediabilmente il risultato finale.
Errore 14 – Utilizzare immagini in formato inadeguato
Le immagini che usiamo principalmente possono essere salvate in diversi formati, per ognuno c’è una destinazione d’uso da rispettare.
L’eps è il formato vettoriale estratto dall’originale di Illustrator; il pdf (anche con sfondo trasparente) ad alta risoluzione è adatto alla stampa di qualità; il jpeg a bassa definizione va bene per il tuo sito o blog (alleggerisce il sito stesso); il jpeg ad alta risoluzione può essere inserito all’interno di prodotti come volantini e pieghevoli (che poi per la stampa diventeranno pdf ad alta risoluzione). Il formato png, infine, è utilizzato per le immagini sui social e, con sfondo trasparente, può diventare un watermark.
Errore 15 – Copiare le grafiche degli altri
Quando ricerchi su internet prodotti simili a quello che devi creare tu sii pronta a lasciarti ispirare ma non copiare!
Copiare il lavoro degli altri ti farà sentire frustrata e poco realizzata, e il destinatario del tuo progetto si accorgerà subito di avere davanti una grafica già vista.
Anche quando utilizzi i template di Canva, sforzati di personalizzarli con i tuoi colori e le tue immagini, renderai tutto più originale ed in linea con il tuo brand.
Se ti senti incapace di creare qualcosa di originale delega il progetto ad un grafico professionista (io sono qui! Scrivimi pure per un consiglio! )
Scarica la check list sugli errori così potrai averla sempre a portata di mano quando crei le tue grafiche!
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