Sono emozionata! Siamo già arrivate alla terza intervista per il Progetto Ideanda Ventiventuno, la mia agenda per l’anno prossimo (anche se chiamarla agenda è riduttivo, poichè Ideanda desidera essere un luminoso contenitore di consigli e ispirazioni per il tuo business, oltre che il tuo planner per il prossimo fantastico anno!).
Ti presento Federica Quaglia, copywriter e meglio conosciuta come @inchiostrodiseppia.
Federica ha 30 anni e vive in un borgo delle Langhe. Grazie alla sua laurea in Comunicazione Pubblica e Politica conseguita a Torino (a cui ha fatto seguito la triennale in Scienze della Comunicazione) ha avuto modo di vivere diverse esperienze lavorative e di formazione legate alla comunicazione fino a dedicarsi in via esclusiva alla scrittura e alla creazione dei
contenuti.
Nel 2019 ha scelto di avviare la mia attività di libera professionista nell’ambito del copywriting, ghostwriting e del content marketing. È nato così Inchiostro di seppia, un progetto che creato nella convinzione che il contributo di ciascuno sia essenziale per il cambiamento e la costruzione della realtà che viviamo giorno dopo giorno.
Il tuo lavoro è indispensabile per le donne che lavorano in proprio e desiderano comunicare la loro storia: come riesci ad aiutare le libere professioniste che si
rivolgono a te?
Sono al fianco delle donne che lavorano in proprio per aiutarle a trovare e a far sentire la loro voce, a comunicare la loro prospettiva, le idee, i valori e le visioni in cui credono. Le sostengo nella realizzazione, nell’espressione e nella promozione dei loro progetti. Lo faccio attraverso gli strumenti che ho imparato ad amare e che sento miei: la scrittura e la comunicazione.
Ho creato Inchiostro di seppia perché credo che ognuno di noi abbia un messaggio, una visione, una storia che meriti di essere mostrata e che possa portare valore aggiunto nel mondo. Sono inoltre convinta che raccontare la propria storia sia un passo necessario per riappropriarsi della propria identità, della libertà di azione e di espressione personale.
Per poter cambiare, crescere, forgiare il proprio destino con passione e determinazione.
Com’è nata questa tua passione trasformata in lavoro?
Fin da piccola ho sempre amato leggere e perdermi nelle storie. Racconti e narrazioni di ogni genere in grado di farmi scoprire e assaporare sensazioni, di far rivivere ricordi e immagini, di creare mondi differenti, di dare consigli e insegnamenti. Più leggevo e più avevo voglia di approfondire questo viaggio incredibile.
Scrivere è stato il passo successivo: un mezzo conosciuto a scuola con i famosi temi con cui abbiamo avuto tutti a che fare. Ben presto la scrittura ha, però, abbandonato la veste solamente scolastica per mostrare un volto nuovo, più intimo e allettante. È così che si è trasformata in uno strumento che poteva innanzitutto aiutarmi a conoscere me stessa, a fare chiarezza fuori e dentro di me e ad accogliere più in profondità gli eventi che vivevo.
Addentrandomi su quel sentiero ho toccato con mano come le parole possano essere porte e ponti, possano creare connessioni. Da ultimo ho visto nella scrittura un’alleata che – se impiegata con la giusta intenzione – ci aiuta a relazionarci in maniera genuina con noi stessi e con gli altri.
Nel tempo, con la pratica e l’intreccio delle esperienze di vita o professionali, ho infine compreso che scrivere poteva essere il mio personale contributo al mondo. Un modo per essere utile, di aiuto agli altri nella manifestazione dei loro progetti.
Il tuo lavoro spazia dalla carta al web, passando per i social network: ogni canale ha il suo stile di comunicazione, oppure è la tua cliente che offre spunti diversi a seconda della sua personalità e dei suoi obiettivi?
Ogni canale presenta delle sue peculiarità e richiede conoscenze e stili differenti. Ho notato però che la vera svolta si ottiene sempre partendo dalla missione e dall’unicità della cliente. L’obiettivo ultimo è infatti quello di creare contenuti che possano adattarsi completamente all’idea, al desiderio, al percorso della persona come se fossero abiti cuciti su misura. Perché sia efficace e rilevante un testo – a prescindere dal canale – deve riuscire a riflettere il più possibile la persona e il progetto a cui è collegato. Ogni contenuto creato deve quindi essere del tutto affine alla personalità della cliente, al suo carisma e alla sua visione del mondo.
Scegliendo con cura le parole con cui comunicare e promuovere l’idea abbiamo l’occasione di mostrare ciò che ci sta davvero a cuore, ciò che ci rende unici. Al tempo stesso il testo può essere il primo tassello che ci unisce agli altri palesando i punti in comune, i valori a cui ci ispiriamo , ciò in cui crediamo. Una scrittura efficace in questo senso è orientata a tessere relazioni e connessioni. Ecco qual è il lato più luminoso di una comunicazione di reale valore per noi e per il pubblico. A partire da questo presupposto si interviene poi ragionando sui risultati finali che ci si è prefissati. Questo perché sia la scrittura che la comunicazione viaggiano sempre di pari passo con la strategia e con una visione chiara del percorso che si sta affrontando.
Quanto la SEO influisce sulla ricerca delle parole giuste e sullo stile di un contenuto?
Direi che la SEO è di certo un aspetto rilevante nella costruzione di un contenuto per il web: dalla ricerca delle parole chiave, all’individuazione dei trend interessanti a cui far riferimento, è importante tenere conto di ogni elemento. Una delle primissime cose che ho imparato però è che non dobbiamo mai sacrificare il lato umano in favore di macchine e algoritmi. Scriviamo in primis per le persone che ci leggono, è quello il pubblico da portare in palmo di mano. Solo partendo da questa premessa possiamo poi dedicarci con successo a una serie di accortezze e di riguardi per i sistemi di ricerca.
Ho sempre ammirato il lavoro da copywriter: come potresti collaborare con una graphic designer?
Ricambio l’ammirazione perché la grafica è un ambito che trovo molto affascinante e utile proprio in riferimento al lavoro da copywriter. La collaborazione in questo senso può diventare strategica perché il miglior testo del mondo ha la necessità di trovare la giusta veste grafica. Una sinergia questa che – oltre a dare valore al contenuto – lo rende anche più fruibile dal punto di vista del lettore.
Le possibilità nella pratica sono molteplici: il copywriter può essere d’aiuto nella fase di brainstorming, di individuazione dell’idea e anche di struttura vera e propria del contenuto oppure durante o alla fine per elaborare o ampliare il testo da associare a un determinato prodotto grafico.
In ogni caso a volte l’opzione più efficace è proprio quella dettata dal formare un team, una squadra che sappia muoversi in sincronia. I risultati migliori infatti si ottengono proprio quando si sceglie di lavorare in tandem, attraverso la massima cooperazione e un confronto positivo. Il contenuto a quel punto acquista una marcia in più proprio grazie all’energia che si sviluppa a partire da questa interazione speciale.
Ci sono consigli che puoi offrire a tutte le donne che desiderano comunicarsi attraverso le parole?
Sì, quello che mi sento di consigliare è partire sempre dal proprio cuore dando espressione innanzitutto a quello che si sente davvero di voler comunicare. Scrivere è un atto potente che ci permette di manifestare ciò che ci muove nel profondo. A volte è difficile comunicare perché si cerca di attenersi a canoni rigidi, a quello che si pensa sia obbligatorio dire o fare per promuoversi. Il rischio in questo caso è di sembrare e sentirsi dei piccoli automi, separati da tutto e tutti.
Scegliere le parole a partire dal proprio centro, dalla propria interiorità ribalta l’approccio e permette così di relazionarsi in maniera sincera con chi ci circonda. Ogni testo ha una vibrazione profonda che – anche da distante, attraverso un monitor – è percepibile dal lettore attento. Raccontarsi dal profondo è invece la strada migliore per manifestare chi siamo, mostrare il valore e l’unicità della nostra storia, del nostro progetto. E in quel caso è praticamente impossibile che emerga un testo trito, ritrito o che avvertiamo come freddo e del tutto distante dalla nostra natura.
Un altro consiglio che, a mio avviso, va di pari passo con il primo è quello di mettersi in ascolto degli altri. Molto spesso gli spunti per un buon testo arrivano proprio dalla relazione con il pubblico. Domande poste di frequente per caso, dubbi sussurrati a mezza voce. Piccole o grandi riflessioni scritte in un commento, in un feedback o emerse durante una conversazione sono infatti gli input perfetti che ispirano l’avvio di nuove considerazioni e di temi da approfondire.
Quali strumenti utilizzi per organizzare il tuo lavoro? Cartacei o digitali? Hai un’agenda?
Per il mio lavoro utilizzo strumenti sia cartacei che digitali, di solito con una netta prevalenza dei primi almeno nella fase iniziale di ideazione del contenuto. Per me tutto inizia dalla carta dove butto giù pensieri, idee, scarabocchi e via via da lì strutturo il testo che poi finalizzerò con il digitale passando quindi per Word. In alcuni casi l’operazione si conclude con la pubblicazione sul sito, di solito quindi viene in mio aiuto anche WordPress.
Sì, ho un’agenda e da quando sono in proprio è il mio personale faro che mi aiuta ad avere sempre sotto gli occhi il quadro della situazione. Senza mi sentirei persa : ) Al suo interno puoi trovare ogni genere di appunto: dalle incombenze, agli appuntamenti, all’operatività per il mio lavoro.
Come immagini la tua agenda ideale?
Immagino un’agenda che sia anche una compagna. Uno strumento con molto spazio per scrivere e annotare ogni nota, idea o possibilità. All’interno troverebbero posto anche numerose citazioni, spunti o riflessioni capaci di stimolarmi e farmi ragionare su un qualche aspetto del business o della vita. Un’agenda piena di colore ed energia insomma, da vivere e scoprire giorno dopo giorno.
Sei ufficialmente entrata a far parte del team dell’agenda Ideanda Ventiventuno di Chiara: cosa ti ha convinto a partecipare al progetto?
L’energia di Chiara che sa spronare in ogni occasione verso nuove riflessioni come ho avuto modo di sperimentare durante la sua iniziativa Sementis.
L’idea in sé, ovvero l’immagine di un’agenda che possa essere di supporto e di stimolo per le libere professioniste è una possibilità che da freelance mi intriga molto. Lo vedo come un modo per sostenersi a distanza: ovunque ci si trovi sfogliando Ideanda si può avere così l’impressione di non essere sole nel cammino della libera professione.
Da ultimo, ma non meno importante, la possibilità di fare rete con altre professioniste e conoscere realtà anche molto distanti dalla mia.
Ringrazio Federica per aver accettato di entrare nel team di Ideanda Ventiventuno con tanto entusiasmo!
Puoi conoscere meglio Federica sul suo feed Instagram, sulla sua pagina Facebook o sul suo sito. Guarda QUI la diretta con Federica sul mio profilo Instagram: abbiamo preparato un freebie molto utile per te!
Ti sei persa le altre interviste e le dirette per Ideanda 2021? Niente paura, le puoi recuperare qui:
Intervista a Elisa Lattuca, consulente d’immagine / Diretta con Elisa Lattuca, 23 giugno 2020
Intervista a Elisa Serrau, web designer / Diretta con Elisa Serrau, 7 luglio 2020 (c’è anche la seconda parte!)
Intervista a Roberta Creazzo, social media coach / Diretta con Roberta Creazzo, 4 agosto 2020 (c’è anche la seconda parte!)
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