Ideanda intervista webdesigner

Progetto Ideanda 2021: intervista ad Elisa Serrau, web designer

Ti presento la seconda protagonista del Progetto Ideanda 2021, la mia agenda per l’anno prossimo, che vuole essere un luminoso contenitore di consigli e ispirazioni per il tuo business.

Lei si chiama Elisa Serrau!

Elisa è una web designer e consulente WordPress. Svolge la sua attività come freelance in provincia di Asti ma lavora con persone sparse un po’ in tutto il Piemonte (ma anche con me, e io vivo in Umbria!).
Da 4 anni è docente in una scuola di formazione, collabora con alcune web agency e sta aiutando freelance e piccole aziende locali a creare una buona presenza online per sfruttare il web e ottenere più commesse.

In che modo aiuti le libere professioniste che si rivolgono a te?

Cerco di aiutarle a sfruttare il web per arrivare ai clienti giusti. Questo è uno dei miei obiettivi principali perché so quanto un freelance abbia bisogno di farsi conoscere e avere nuove commesse. Oltre a fare siti web, mi occupo di risolvere problematiche legate a WordPress e dare tutto il supporto tecnico necessario.

Dicono che sono una persona molto disponibile. In effetti, mi piace condividere ciò che so ed essere un punto di riferimento per loro. Ecco perché tra noi c’è uno scambio continuo di formazione e consulenza 1:1.

Sai un sito richiede tempo per decollare, dopo tanti anni mi sono resa conto che dare solo gli strumenti non basta. Insegnare e rendere le persone più autonome e consapevoli su come gestire un sito è molto più efficace.
Quindi mi sopportano almeno 6 mesi dopo la pubblicazione in cui monitoro, correggo la strategia, do suggerimenti fino a quando mi dicono che hanno raggiunto quello che desideravano. Donna ariete anche sul lavoro!

Com’è nata questa tua passione trasformata in lavoro?

Sono sempre stata un’amante dei computer fin da bambina. Ho ricevuto la mia prima console a 10 anni e il primo pc nel ‘97 quando avevo appena 16 anni. Internet stava diventando sempre più popolare, mio cognato era titolare di un’azienda informatica e, invece di rottamare un computer, decise di donarlo a me.

Non sapevo nemmeno cosa fosse una rete, a malapena usavo Word. Ho cominciato navigando e osservando il web da spettatore fino a diventare dipendente della mia stessa passione.

È stato grazie a questo periodo che ho scoperto quanto adoro rendere belle le cose e creare ambienti virtuali piacevoli. E così ho intrapreso gli studi universitari a Torino e non mi sono più fermata.

Le nostre professionalità possono lavorare in sinergia: in che modo una web designer potrebbe collaborare con una graphic designer?

Personalmente credo che un buon progetto abbia bisogno di entrambe le figure.
Il grafico è paragonabile alla mente: colui che sogna, immagina e crea gli elementi visivi che identificano e racconteranno una storia.
Invece, il web designer è più il braccio: adatta tutti questi elementi grafici al web con l’intento di trasformarli in un’esperienza unica e piacevole per gli utenti. E lo fa curando al dettaglio la navigazione, i pulsanti, l’architettura delle informazioni e altri elementi interattivi che saranno cruciali per il suo successo.

Quanto è importante per una donna che lavora in proprio avere un suo sito?

Ormai non se ne può fare più a meno. L’ultima crisi sanitaria ha fatto capire
chiaramente quanto è importante digitalizzare le nostre attività e portarle online.
Avere un buon sito è una delle cose più importanti da fare se si desidera trovare clienti. Gli studi sul comportamento delle persone dicono che prima di contattarci fanno ricerche su di noi e prendono informazioni più e più volte.
Se quelle stesse persone non trovano il nostro sito, rischiamo di perdere credibilità e ci neghiamo la possibilità di lavorare con loro. Uno può dire “ma io ho già clienti e non ne ho bisogno” eppure, se ci pensi, contatteresti mai qualcuno per affidargli un lavoro quando non hai prove di ciò che fa? Probabilmente no.
Il sito è una base sicura insostituibile, utile per mostrare in cosa sei davvero speciale e dimostrare quanto sei competente nel tuo lavoro. Sfruttiamolo più che possiamo 🙂

Vi sono tendenze nel mondo del web design che vanno seguite, oppure è bene affidarsi al proprio gusto personale o alle soluzioni che il web designer sa essere quelle giuste per i suoi clienti?

Bella domanda! Guarda nessuno di noi può dire cosa rende perfetto un sito web o cosa si dovrebbe fare per renderlo perfetto. Esistono delle linee guida che possiamo seguire ma il design rimane un servizio personalizzato sul nostro pubblico e non segue solo quello che ci piace.
Gli utenti sono diventati bravi a distinguere un buon sito da uno che non lo è. Ormai si aspettano determinate cose quando navigano, giudicano il nostro lavoro per come appariamo sul sito. E lo fanno in meno di un secondo! Sembra assurdo ma è così.

Per questo è fondamentale conoscere bene il nostro pubblico, ci aiuterà a capire anche quale linea di design costruire. Partiamo dalle persone, osserviamo cosa fanno i nostri concorrenti e impostiamo la linea da mantenere.
Ecco il web designer fa un po’ tutto questo: non rende solo belle le cose, analizza il mercato, ha le competenze per organizzare le informazioni nella sequenza corretta, trasmettere le emozioni e fa in modo che l’utente si senta nel posto giusto dal primo momento.

Puoi dare dei consigli universali a tutte le donne che desiderano avere il loro sito web?

Il più grande consiglio che mi sento di dare è cominciare subito a pensare agli scopi di questo sito. Per quale motivo vogliamo realizzarlo? Cosa vogliamo ottenere? Sembrano domande banali viste così ma senza fare chiarezza su dove vogliamo andare non possiamo sapere quale strada percorrere.

Il secondo consiglio è quello di produrre i contenuti testuali e visivi prima della progettazione. I testi sono la parte più difficile perché parlare di noi stesse e analizzarsi non è mai semplice. E le foto hanno una importanza nel veicolare messaggi e emozionare. L’importante è non adattare mai il contenuto al layout perché sarebbe il processo sbagliato.

Chi è in difficoltà può partire da qui:

  • chi sei, quali problemi risolvi e per chi
  • in cosa sei diverso/a
  • quale beneficio porti a chi si rivolge a te

Terzo consiglio: un sito efficace è un sito che parla ad una persona sola, non a tutti. Proviamo sempre a visualizzare chi sarà il cliente con cui vogliamo lavorare, quali sono le sue esigenze, le abitudini, cosa lo emoziona e cosa potremmo fare per lui.

Se già lo abbiamo incontrato…bene, progettiamo per lui. Se non abbiamo ancora idea di chi sia, proviamo a immaginarlo e costruirlo nella mente. Possiamo anche fare qualche ricerca su forum o Quora. Non avete idea di quanto questo passaggio aiuti a migliorare la comunicazione sul sito, arriverà dritta al loro cuore e dimostrerà quanto siete pronte ad aiutarlo.

Quarto consiglio: non scegliere nomi dominio complicati, con trattini, numeri se non sono assolutamente necessari. Eviteremo che i clienti facciano errori nel cercarci o dimentichino come si scrive.

Quinto e ultimissimo consiglio: chi decide di realizzarlo in autonomia cerchi, per quanto possibile, di evitare i servizi low cost. Scegliere servizi professionali almeno per l’hosting, temi WordPress e fotografie del sito sarà la ricetta vincente per iniziare!

Come immagini la tua agenda ideale?  

La mia agenda ideale è essenziale, minimale e spaziosa per annotare ciò che mi serve.

Spazio per le note: se c’è una cosa che odio è dover litigare con il poco spazio perché non mi sta tutto. Durante il giorno ricevo moltissime chiamate con richieste diverse, avere un luogo in cui annotare queste informazioni mentre parlo, senza dover prendere fogli, foglietti e post-it attaccati qua e là sarebbe il massimo.

Annotare le cose che voglio approfondire: mi capita di trovare contenuti interessanti che voglio leggere in un secondo tempo, siti web da visitare, cose che vorrei acquistare. Avere un box dedicato mi permetterebbe di avere un promemoria e uno storico nel tempo.

Obiettivi: adoro avere un riquadro per gli obiettivi, mi aiutano a celebrare i successi del mese ed essere fiera di me per quei piccoli traguardi che raggiungo.

Citazioni: mi piace iniziare il mese con una piccola frase, di quelle che quando giri pagina rimani a fissarle 10 minuti per quanto parlano di te.

Ogni mese il suo colore: ultima ma non meno importante, mi piace che ogni mese abbia il suo colore e mi ricordi le stagioni.

Sei ufficialmente entrata a far parte del team dell’agenda Ideanda Ventiventuno di Chiara: cosa ti ha convinto a partecipare al progetto?

Grazie ad Instagram ho avuto il privilegio di lavorare e di stringere amicizia con alcune delle professioniste più simpatiche e genuine che abbia mai incontrato. Tu Chiara sei una di queste. Per questo non ho esitato un momento a entrare nel progetto.

Essere freelance oggi non è facile ma questi incontri mi ricordano sempre che non sono sola, che là fuori è pieno di donne coraggiose, gentili, che guardano al futuro con successo. E il mio mondo è molto più bello grazie a tutte voi. Grazie 🙂


Grazie a te Elisa per le tue belle parole, la cosa è reciproca perchè altrimenti non ti avrei chiesto di aderire al progetto Ideanda Ventiventuno!

Puoi conoscere meglio Elisa sul suo feed Instagram o sul suo sito. Guarda QUI la diretta con Elisa sul mio profilo Instagram: c’è anche la seconda parte!

Ti sei persa le precedenti interviste e le dirette per il Progetto Ideanda 2021? Niente paura, le puoi recuperare qui:

Intervista a Elisa Lattuca, consulente d’immagine / Diretta con Elisa Lattuca, 23 giugno 2020

Intervista a Federica Quaglia, copywriter / Diretta con Federica Quaglia, 21 luglio 2020

Intervista a Roberta Creazzo, social media coach / Diretta con Roberta Creazzo, 4 agosto 2020 (c’è anche la seconda parte!)

Scopri di più su Ideanda QUI (puoi anche prenotare la tua copia!)

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